Un traguardo per l’accessibilità: la prima IA per la traduzione LIS
Agosto 2025 segna una svolta storica nel campo dell’accessibilità digitale in Italia. Dopo anni di ricerca multidisciplinare tra università, startup e associazioni, è stato presentato il primo sistema di intelligenza artificiale capace di tradurre in tempo reale la Lingua dei Segni Italiana (LIS) in voce e testo scritto. L’innovazione promette di abbattere le principali barriere comunicative tra persone sorde e udenti, facilitando l’accesso ai servizi pubblici, alle emergenze e alla quotidianità.
Come funziona la tecnologia
La piattaforma, denominata SegnoVivo, utilizza una serie di telecamere 3D e sistemi di visione artificiale per catturare i movimenti delle mani, l’espressione del volto e la postura del corpo, elementi fondamentali della LIS. L’IA elabora le sequenze gestuali grazie a una rete neurale addestrata su milioni di esempi, trasformando i segni in parole vocali o messaggi di testo in italiano standard. La traduzione avviene in meno di un secondo, restituendo una naturalezza mai raggiunta prima nei dialoghi tra sordi e udenti.
Applicazioni pratiche e impatto sociale
- Uffici pubblici e sportelli digitali: i terminali SegnoVivo saranno installati nei principali comuni italiani e nei servizi sanitari, consentendo agli utenti sordi di dialogare autonomamente con operatori e medici senza interprete.
- Emergenze e sicurezza: il sistema sarà integrato nelle app delle forze dell’ordine e del 112, permettendo alle persone sorde di segnalare situazioni critiche con la LIS.
- Educazione e formazione: nelle scuole e università, l’IA supporterà l’inclusione degli studenti sordi, facilitando la partecipazione in classe e l’accesso ai contenuti didattici.
- Servizi privati: banche, assicurazioni e aziende potranno integrare il sistema nei propri chatbot e assistenti digitali, ampliando la platea di clienti raggiungibili.
Un’innovazione tutta italiana
Il progetto nasce dall’unione di competenze tra il Politecnico di Torino, l’Università di Roma La Sapienza e la startup InclusionAI, finanziata anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La formazione della rete neurale ha coinvolto oltre 50 interpreti LIS e centinaia di volontari sordi, garantendo una copertura ampia di dialetti regionali e varianti linguistiche.
Sfide e prospettive future
Nonostante la svolta, restano alcune sfide: la LIS è una lingua visivo-gestuale complessa, e le sfumature emotive o culturali non sempre sono semplici da codificare. Gli sviluppatori stanno lavorando per migliorare la comprensione del contesto e l’adattamento a segni personalizzati. Tuttavia, le associazioni di categoria hanno accolto con entusiasmo la novità, sottolineando il potenziale per diffondere una cultura dell’inclusione e abbattere la discriminazione.
L’Italia si candida così a diventare pioniera nell’accessibilità digitale in Europa, dimostrando come la tecnologia, se guidata dall’attenzione alle persone, possa rendere la società più giusta e aperta a tutti.