Nasce eLTER-IT: una rete nazionale per la ricerca ecologica
Nel luglio 2025 è stata ufficialmente avviata eLTER-IT, la Joint Research Unit italiana dedicata alla ricerca ecologica integrata e al monitoraggio dei cambiamenti ambientali. Coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e composta da 28 partner tra università, enti di ricerca e istituzioni pubbliche, la rete si fonda su oltre 60 siti disseminati su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa segna un passo fondamentale per la tutela degli ecosistemi italiani e la produzione di dati scientifici interoperabili e di lungo termine.
Una missione strategica per l’ambiente
La missione di eLTER-IT è duplice:
- Contribuire allo sviluppo della ricerca ecologica integrata in Italia.
- Supportare il monitoraggio dei cambiamenti ambientali attraverso la raccolta di dati standardizzati, condivisi e utilizzabili da ricercatori, policy maker e autorità di gestione.
Questa nuova infrastruttura nazionale si inserisce in un contesto europeo più ampio, quello di eLTER-Europe, che mira a standardizzare e rendere interoperabili i dati ecologici per rispondere alle sfide ambientali globali, come la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Un approccio multidisciplinare e territoriale
I siti della rete coprono una pluralità di ecosistemi:
- Terrestri: foreste, aree agricole, zone montane.
- Acque dolci: laghi, fiumi, zone umide.
- Marini e di transizione: coste, lagune, estuari.
Ogni sito contribuisce con dati specifici su biodiversità, suolo, acqua, atmosfera e impatti antropici, permettendo una visione integrata dei processi ambientali. Grazie a una governance strutturata e a una forte collaborazione tra partner, eLTER-IT punta a produrre risultati scientifici di eccellenza e a tradurre la ricerca in strumenti concreti per la gestione e la conservazione degli ecosistemi.
Innovazione e dati per la gestione ambientale
L’infrastruttura eLTER-IT si distingue per l’adozione di tecnologie avanzate di monitoraggio ambientale: sensori remoti, sistemi di acquisizione automatica dei dati, piattaforme digitali per l’analisi e la condivisione delle informazioni. La standardizzazione e interoperabilità dei dati raccolti è fondamentale per garantire confrontabilità a livello nazionale ed europeo, oltre che per sostenere politiche basate sull’evidenza scientifica.
Tra le prime attività della nuova rete figurano:
- La definizione di protocolli comuni di monitoraggio.
- La formazione di giovani ricercatori e tecnici ambientali.
- La promozione di progetti pilota su temi emergenti (come la resilienza degli ecosistemi ai cambiamenti climatici o la gestione degli habitat prioritari).
Impatto e prospettive future
L’avvio di eLTER-IT rappresenta un modello di eccellenza per la ricerca ambientale in Italia e pone le basi per una più stretta collaborazione con reti internazionali. I dati prodotti saranno accessibili a comunità scientifica, amministrazioni pubbliche e cittadini, favorendo trasparenza e partecipazione attiva nella gestione del patrimonio naturale italiano.
Il potenziamento di queste infrastrutture di ricerca è sostenuto anche da nuovi investimenti pubblici, come dimostrano i recenti stanziamenti del Ministero dell’Università e della Ricerca per progetti e infrastrutture scientifiche nel nostro Paese. In un contesto di emergenza climatica e crescente pressione sugli ecosistemi, iniziative come eLTER-IT si rivelano cruciali per garantire la sostenibilità ambientale e il benessere delle future generazioni.